FRAMMENTI D’ANIME come schegge impazzite, Federico Mazzi.

Classificazione: 4.5 su 5.
  • Edito: Infuga Edizioni
  • Pagine: 311
  • 2023

Descrizione: È il 7 gennaio 2017 quando il commissario Martelli e il suo collega, l’ispettore Pagliacci, si ritrovano davanti un duplice caso che promette di scuotere l’attenzione e il cuore dei media locali della città di Perugia: prima la scoperta di cinque ragazze rinchiuse nel vano di un camion lungo la E45, poi il ritrovamento del cadavere di una giovane sconosciuta cullata dalle gelide acque del Tevere.

Due scenari all’apparenza separati, ma che separati in realtà non sono, tanto da arrivare a scoperchiare ben presto l’esistenza di un vero e proprio vaso di Pandora, costituito da un sorprendente traffico di prostitute dell’Est che trova nei suoi clienti preferiti il gotha della società perugina (e non solo), mentre nell’occhio del ciclone ci finiscono proprio loro: gli inquirenti preposti alle indagini.

A partire dal commissario Martelli che vedrà la propria vita, già compromessa da un matrimonio sull’orlo del collasso, stravolta da uno spietato predatore che cercherà in tutti i modi di estromettere lui e tutta la sua squadra, attraverso un piano implacabile denso di ritorsioni, minacce, violenza e inimmaginabili colpi di scena da tenere incollato il lettore fino all’ultima pagina…

Recensione: Ho scoperto un nuovo, straordinario, autore. Vero, per dirlo con certezza dovrei leggere almeno un altro dei suoi libri, e lo farò presto, ma questo primo assaggio mi ha piacevolmente stupita.

Chi mi legge da tempo sa che non sono facile di complimenti, non ho pietà per gli amici, e cerco sempre di rispettare il mio punto di vista (oltre che l’autore); non sapevo cosa aspettarmi da Frammenti d’anime e questo ha reso ancora più lieta la mia sorpresa.

Ho intuito subito che è il secondo libro che vede Martelli e Pagliacci come protagonisti, tuttavia questa storia può benissimo essere letta senza preamboli e ha il giusto ritmo, un intreccio senza troppe pretese ma ben costruito.

Elogiavo quest’opera giorni fa in un video di TikTok proprio perché, arrivata all’ultima pagina, ero rimasta a bocca aperta.

Sono sicura che non troverò le parole giuste, ma ci proverò.

Federico Mazzi, in questo caso, arriva al cuore con un thriller semplice ma di grande impatto. All’inizio ci presenta un poliziesco come potrebbero essercene tanti, ma che prende una piega grave, in più punti, e le reazioni dei suoi protagonisti sono palpabili. Che il lettore riesca a sentire la storia, non c’è dubbio. Le sensazioni fuoriescono dalle pagine senza incupire la narrazione e io mi auguro, davvero, che questo libro venga letto da tantissime persone.

I sentimentalismi possono apparire stucchevoli e Federico, a parer mio, lo sa, così ci da il giusto assaggio toccante, qua e là e la sua tecnica non ha nulla da invidiare a nessuno.

L’autore piazza cliffhanger proprio nei punti giusti e crea la perfetta suspense, che fa divorare un libro.

I tempi sono giusti e il ritmo accelera man mano che il caso si infittisce e poi, ovviamente, si risolve.

So dai social che un nuovo libro bolle in pentola, per questo autore, direi che non è da perdere. POLVERE E OSSA

Voto copertina

Classificazione: 4 su 5.

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