- Edito: S4m
- Pagine: 230
- 2023
Descrizione: Nel romanzo pulp “Una parte di me”, la prosa di Giannicola Nicoletti accarezza oscurità e perversione, mettendo in luce le complessità di desideri proibiti e azioni implacabili. Ci troviamo a Seul, in un contesto dominato dalla ricchezza e dal lusso più sfrenati. Haru, facoltoso e potente rampollo, con uno spiccato feticismo per i piedi femminili, custodisce una macabra stanza segreta nel suo sontuoso attico. Lì, le estremità inferiori delle sue vittime diventano trofei morbosi, oggetti di adorazione toccati, annusati e utilizzati per appagare incontrastabili impulsi sessuali. La trama prende una svolta ancor più inquietante quando il protagonista incontra la proprietaria del piede perfetto, quello che ha cercato per tutta la vita. Nel cuore della città, tra ombre di enormi grattacieli, droga e sangue, quell’incontro casuale scatena un turbine di emozioni oscure e pulsioni disturbanti.
Recensione: Cosa dire della quarta opera di Giannicola? Molto bene, caro Nicoletti, ci stupisci ancora con un cambio di rotta e di genere.
Tu che hai letto il primo libro di questo autore, Incubo reale, forse ti aspettavi il netto miglioramento de La cattedrale del male, ma non certo l’ottimo lavoro che Giannicola ha fatto in Gioco di sangue. Quest ultimo libro ha riscosso successo e anche un premio letterario, che mi trova d’accordo (anche se il mio preferito è La cattedrale del male che avrei voluto solo meglio costruita, come trama) perché è il migliore, tecnicamente, dei 4.
Con quest’opera l’autore fa un passo indietro, a mio avviso, ma fa comunque un buon lavoro regalandoci uno scenario completamente diverso, come a lui piace fare.
Se posso riferirmi a tutte le opere di Giannicola, posso assicurare che ci regalano sempre location, personaggi e stili completamente diversi.
Se non fosse per lo stile sanguinario e pulp dell’autore, si potrebbero dire scritte da mani differenti.
Questo volume si legge molto velocemente e non è privo di sorprese. È sicuramente ricco di azione e ha un finale aperto.
Vede due interessanti protagonisti e un antagonista d’eccezione.
Non ho apprezzato una sorpresa sul finale che reputo assolutamente non necessaria, too mutch.
Tuttavia, de gustibus…
Ma questo autore, che ormai io conosco molto bene, è in crescita e possiamo solo aspettarci grandi cose da lui.
Chicca: troverete la mia postfazione in quest’opera che, tra l’altro, contiene delle illustrazioni straordinarie e la copertina è una delle migliori mai viste per me. Se potessi le darei 6 stelle.
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