IL BUIO DENTRO, Antonio Lanzetta.

Classificazione: 4.5 su 5.
  • Edito: La corte editore
  • Pagine: 285
  • 2016

“La morte non aveva voce. Era silenzio, freddo, abbandono, una ferita aperta, il sangue spillato da una lama. La morte era il tempo che rallentava la sua corsa, l’odore di polvere da sparo, un grido che echeggiava all’infinito. La morte era conoscenza, lucida consapevolezza che la fine si sceglieva da sola.”

Lanzetta è ispirazione per chi desidera scrivere e un brivido lungo la schiena anche per chi legge le sue opere con spensieratezza.

Ogni suo libro è un disegno di chiaroscuri e di immagini ben definite; le sue parole sono artigli che vanno a segno.

Comincio questa trilogia da sprovveduta. Volevo leggere un altro libro di Antonio, dopo aver letto L’uomo senza sonno, e ho puntato il dito, a caso, attirata soltanto dal titolo e dalla copertina. Era il libro sbagliato da cui cominciare, per faccio un passo indietro e riparto da Il buio dentro.

Capisco subito di avere a che fare, ancora una volta, con un professionista del thriller italiano.

Lanzetta ci presenta due protagonisti d’eccezione e in ambo i casi i tratti sono ben definiti. Un Flavio che ci porta nell’85 e Damiano, a oggi.

Viaggiamo con loro due, amici con storie tragiche diverse, su binari temporali diversi per ricostruire una storia iniziata nel passato e risolta 31 anni dopo. Perfetto.

La tecnica narrativa di Lanzetta cuoce il lettore a fuoco lento, dando però un buon ritmo alla narrazione e schiarendo man mano le idee.

C’è un caso alla base di tutto e Damiano è un giornalista che da anni cerca l’assassino della sua amica Claudia.

Damiano è il personaggio meglio costruito; mi piace in tutte le sue caratteristiche. Soffre, dentro e fuori ed è palpabile il suo stato d’animo. Non sappiamo cosa gli è accaduto finché l’autore ce lo svela, rendendoci il fiato nei polmoni e lo fa nel modo meno banale possibile; in linea con la storia.

L’epilogo è toccante. È stato il culmine di una storia spietata e delicatissima, fatta di sofferenza ma anche di amore e amicizia.

Vi lascio per iniziare I figli del male, stesso autore… Non vedo l’ora!

Voto copertina

Classificazione: 3.5 su 5.

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